Pro Loco Itri

Comune: Itri (LT)
Sede legale: Piazza Umberto I n° 23
Recapito telefonico: 0771732207
Presidente: Mattia Punzo
Email: prolocoitri@gmail.com
Sito web: www.prolocoitri.it
Eventi e sagre: I Fuochi di San Giuseppe • Il Corpus Domini e la sua Infiorata  • Festività in onore di Maria SS.ma della Civita. Eventi e Sagre promosse da varie Associazioni locali con il patrocinio della Pro Loco di Itri: • Festività natalizie • Festa Medievale • Festa dell’oliva itrana • Festa del cinghiale • Festa della Tarita • La Terra dei briganti • Escursioni sui Monti Aurunci.
Periodo sagre (mesi): I Fuochi di S. Giuseppe, 19 marzo. • Il Corpus Domini e la sua Infiorata, nel giorno del Corpus Domini. • Festività in onore di Maria SS.ma della Civita, dal 19 al 22 luglio. • Festa Medievale, ultima domenica di luglio. • Festa dell’oliva itrana, luglio, data variabile. • Festa del cinghiale, primo week end di agosto. • Festa della Tarita, 14 agosto. • La Terra dei Briganti,luglio-agosto
Luoghi da visitare: Castello Medioevale • Museo del Brigantaggio • Centro storico alto e basso • Santuario della Madonna della Civita Appia antica • Parco dei Monti Aurunci (Vivaio e falegnameria del Parco; Giardino delle farfalle; Mura di Campello Vecchia) • Woodpark, parco avventura dei Monti Aurunci
Prodotto tipico: Olio e Oliva itrana • marzolino • salsiccia
Dove alloggiare: Il fiore in una stanza Affittacamere – (Via C. Battisti 1) –  Cell. 3337226567 • Il Grottone Hotel Ristorante – (Corso Vittorio Emanuele II 6) – Tel. 0771727014 – Cell. 3473428206 • Le Mille e una Notte – (Via Ripa 20) – Cell. 3381378518 • Raggio Verde – (Via San Gennaro 139) – Tel. 0771728274 – Cell. 3669913062 – 3297923838 • Akasamia – La dimora – (Via S. Maria degli Angeli 33) – Tel. 0771729490 – Cell. 3358346237 • Sant’Angelo – (Via S. Angelo 53) – Tel. 0771/727821 – Cell. 3388601237 • “La Mannara”- (Località Campanaro Snc -Le Vignole) – Cell. 3939918803 • 44 Gatti – (Strada Provinciale Itri – Sperlonga – Località Vagnoli 37) – Cell. 3498198401 • Buenavista Surf Med – Cell. 3386809023 – 3473792183 • Casacapraia – (Strada Provinciale Itri-Sperlonga – C.da Casacapraia) – Cell. 3207045652 – 3356029596 • Casa di Rebecca – (Strada Provinciale Itri – Sperlonga – C.da Santo Stefano -Palma) – Tel. 0771728214 • Casa Tre Marie – (Strada Provinciale Itri-Sperlonga – Località Campanaro snc) • Collina degli ulivi – (Strada Provinciale Itri-Sperlonga – C.da Campanaro  60) – Tel. 0771727194 – Cell. 3349212300 • Gliu’ Scapezzon – (Strada Provinciale Itri-Sperlonga – C.da Vagnoli 37) – Cell. 3498198401 • La Collinetta – (Strada Provinciale Itri-Sperlonga – C.da S. Stefano Mandria d’Itri) Tel. 0771727741 – Cell. 3476341393 – 3275668129 • La Maca – (Strada Provinciale Itri-Sperlonga – Loc. Porcignano 12) Cell. 3357795082 – 3479022848 • La Maison Galù – (Strada Provinciale Itri-Sperlonga –  Località Corano 9) – Cell. 3285911298 – 3392461249 • Villa Isabella – (Strada Provinciale Itri-Sperlonga – Loc. Palma 61) – Tel. 0771728214 • Villa Riccio – (Strada Provinciale Itri-Sperlonga – Loc. S. Stefano Palma – Valle Quercia) – Tel. 0771727230 • Villa Suber – (Strada Itri-Sperlonga) – Cell. 3282785658 – 3484709111 • Villa Erika – (Strada Provinciale Itri-sperlonga – Via Campetelle 24 – Zona Campagna) – Tel. 0771700628 – Cell. 3281189424 • Le farfalle – (C.da valle Troglia 24) – Cell. 3458060498 • Mezzabrino vista Castello – (Via Mezzabrino 19/a) – Tel 0771728119 – Cell. 3208565772 • Campello – (Loc. Campello) – Tel. 0771728327 – Cell. 330478057 • I Giardini di Margius – (Loc. Le Vaglie) -Cell. 3384867017- 3409629450 • La Torre rossa – (Strada Provinciale Itri-Sperlonga – Località S. Stefano) – Tel. 0771729107 • Mandrarita – (Strada Provinciale Itri-Sperlonga – Contrada Mandra d’Itri) – Tel. 0771729186 – 0771721143 – Cell. 3294276035
Dove mangiare: I Miserabili – (Via Vittorio Emanuele II – N 71) – Tel. 0771030421 • Trattoria Il Coccio (Corso Appio Claudio) • Hosteria De Gustibus (Via della Repubblica 39) – Tel. 0771311093 • Osteria Pulcinella (Via Porta Mamurra 12) – Tel. 0771729139 • Sii pur brigante (Via Ripa 5-7) – Tel. 0771721594 • Residenza Campoli (Via Campoli) – Cell. 3478596600  • La Cantina del Gallo (Piazza A. Diaz 4) • Il Pozzo dell’Artista (Piazza Incoronazione 16) – Cell. 3922321867 • Osteria Murat (Piazza Diaz 6-7)  • Bellavista (Via Mezzabrino 7) – Tel. 0771729698 • La Valle del Re (Località S.) – Cell. 3384218245 • Ristorante della Civita (Contrada Santuario Maria SS. Della Civita) – Tel. 0771729455 • Agriturismo Campello (Loc. Campello – Strada Vicinale Di Campello) – Cell. 330478057

 

 

 

 

Notizie utili ai camminatori:

Appia antica. Ingresso libero. Difficoltà bassa.
La Regina Viarum è la più nota strada consolare, costruita a partire dal 312 a.C. per volere del censore Appio Claudio Cieco. E’ senz’altro una delle migliori realizzazioni dell’ingegneria civile romana, tanto che alcuni tratti, relativamente lunghi, sono arrivati al giorno d’oggi in buono stato di conservazione. La pavimentazione, le cui basole levigate combaciavano perfettamente, e il drenaggio ottenuto con uno strato di pietrisco, rendevano la strada percorribile in ogni condizione di tempo e questo rappresentò un’autentica rivoluzione per l’epoca. La larghezza di tre metri consentiva l’incrocio dei carri, mentre i pedoni potevano camminare sui marciapiedi laterali. La strada univa Roma alla Puglia, passando per Terracina, Fondi, Capua, Benevento, Venosa, Taranto. Terminava in corrispondenza del porto di Brindisi, dove tuttora si possono ammirare le due colonne che celebrano la fine del percorso.
Esemplare è il primo tratto, tra Roma e Terracina, tra le cui città il collegamento fu condotto con un unico straordinario rettifilo di ben 90 km, con i quali la via superava la Campagna Romana, tutti i Colli Albani, l’immensa distesa pontina (non curandosi di allacciare Velletri, alla quale porta invece la via moderna).
Molto interessante è il tratto tra Fondi e Itri, che costituiva un valico estremamente arduo, soprattutto per gli strapiombi rappresentati dal percorso lungo la valle di S. Andrea.
Resti del tracciato viario dell’antica via Appia sono visibili nel luogo in cui detta strada (provenendo da Fondi) incontra il nuovo tracciato dell’Appia in località Madonna delle Grazie. In questo tratto la pavimentazione è composta da un basolato in pietra lavica risalente ai lavori di restauro dell’impianto viario condotto dall’imperatore Caracalla nel 216 D.C. • Parco Naturale dei Monti Aurunci. In tutto il territorio del Parco Naturale dei Monti Aurunci (quasi ventimila ettari), si estende una rete di “tratturi” che collegano le varie zone del Parco che, anticamente erano abitate dalle comunità di pastori locali dedite alle attività economiche agro-silvo-pastorali tipiche dell’ambiente montano. I percorsi montani erano il collegamento più breve per le attività commerciali tra la costa e la zona interna, spesso utilizzati come via di passaggio dai monaci benedettini in cammino verso l’abbazia di Monte Cassino.
La rete di sentieri attualmente in uso si sviluppa per oltre 100 km e consente di visitare il gruppo montuoso in tutta la sua estensione utilizzando proprio i tracciati di un tempo. I sentieri proposti dal Parco sono dotati della tipica nomenclatura e segnaletica bianco rossa del Club Alpino Italiano o, in taluni casi, realizzata dai Comuni.
Oltre ai tracciati da percorrere a piedi, il Parco ha attivato anche itinerari per gli appassionati della mountain bike, circa 480 km che girano in lungo e in largo il territorio, attraversando luoghi d’interesse naturalistico e di grande suggestione, spesso percorrendo i centri storici dei Comuni dell’Area Protetta.
L’eterogeneità dei tracciati permette una gran quantità di scelte: si passa dalle verdi praterie, da percorrere durante una bella escursione domenicale, a difficoltà tecniche come single-track da non sottovalutare o salite che, con il 25% di pendenza, possono mettere a dura prova anche gli sportivi più accaniti.
Descrizioni Eventi: Fuochi di S. Giuseppe, 19 marzo – Le origini dei fuochi di San Giuseppe si perdono nella notte dei tempi. Rappresentano una manifestazione popolare che ha fuso, attraverso i secoli, aspetti del paganesimo con la religiosità cristiana, facendo così giungere sino a noi i riti arcaici del fuoco. La tradizione di tali riti, diffusa in varie regioni italiane, così come in altre nazioni e culture, prevede l’accensione dei falò nella notte antecedente l’equinozio di primavera. La potenza e l’energia del fuoco, elemento dalla dicotomica valenza di forza distruttiva, ma anche rigenerante e catartica, secondo numerose interpretazioni antropologiche, ha la funzione rituale di salutare l’inverno freddo e improduttivo e dare il benvenuto alla primavera, non a caso stagione di rinascita e vita. Era usanza dei falegnami del borgo ripulire le botteghe ed i magazzini dagli scarti della lavorazione e allestire i falò in onore del Santo Giuseppe, loro patrono e protettore. Sulla cima di ogni fuoco veniva e viene tutt’ora posto un manichino fatto con stracci vecchi (màmmuòcc’) simboleggiante appunto l’inverno e tutti i suoi mali.Quello con i Fuochi di San Giuseppe è un appuntamento che ha saputo tramandarsi e rinnovarsi nel corso delle sue innumerevoli edizioni, riuscendo a far rivivere, seppur in maniera diversa rispetto alle origini, il clima di festa, di coesione e condivisione, allietato da musica popolare, prodotti tipici del territorio con tutto il sapore e il calore delle feste di una volta.
Infiorata – Nel giorno della ricorrenza del Corpus Domini Itri si veste di tappeti floreali, variopinti e creativi. L’Infiorata consiste nella realizzazione in strada di quadri della dimensione 4×7 metri che vengono prima abbozzati e poi colorati e riempiti con i petali di fiori. L’evento coinvolge numerosissime persone ed associazioni presenti sul territorio impegnate nella realizzazione di ben 22 opere. I “maestri infioratori” sono impegnati nella composizione dei quadri sin dalle prime ore dell’alba, così da preparare un vero e proprio tappeto di fiori che accompagnerà la processione del Corpus Domini. Durante tutto il giorno folle di turisti e curiosi ammirano e fotografano i disegni realizzati, con grande soddisfazione degli artisti e di tutto il team che li aiuta a realizzare queste originali opere d’arte.
Festa della Madonna della Civita – Sicuramente la festa per eccellenza a Itri, quella più importante, quella più solenne per tutti gli itrani doc e non solo. Affascinante è la storia di questa Madonna nera “venuta dal mare”, appartenente al tipo delle Odigitrie (che indicano il cammino). La leggenda narra che ai tempi della persecuzione iconoclastica inaugurata dall’editto proclamato dall’imperatore bizantino Leone III (726 d.C.), l’icona di questa Madonna, che sembra sia stata dipinta da San Luca in persona, sia stata strappata alla distruzione da due monaci basiliani che, scoperti, furono rinchiusi con lei in una cassa di legno e gettati in mare. Dopo cinquantaquattro giorni, icona e monaci sbarcarono sani e salvi a Messina, per poi giungere successivamente a Gaeta. Da qui la Madonna scappò per riapparire poi sul Monte Civita, su un albero di leccio, nel luogo in cui oggi sorge il Santuario a Lei dedicato. Da allora la Madonna della Civita, che oltre a compiere una serie di miracoli, riuscì a “soffiare” via da Itri la peste del 1527, è diventata la patrona della città, tanto da spingere l’intera cittadinanza a fondere i propri risparmi per realizzare il busto argenteo che viene portato solennemente in processione e custodito nella Chiesa della SS. Annunziata.
A fare da cornice alla vera e propria festa religiosa ci sono anche bancarelle, intrattenimenti musicali e lo spettacolo pirotecnico che, con i suoi suggestivi fuochi d’artificio posizionati, eccezionalmente, nel Castello Medievale di Itri, conclude la tre giorni di festeggiamenti.
Itinerari, luglio-agosto – Si tratta di visite guidate ai beni culturali di Itri, articolate in due distinti itinerari, che in realtà sono poi complementari, visto che entrambi permettono di scoprire la storia e la bellezza dei luoghi simbolo di Itri.
Itinerario 1- centro storico basso: partendo dal Museo del Brigantaggio di Itri e percorrendo lo “Straccio”, Corso Appio Claudio, al di sotto del quale passa il tracciato urbano dell’Appia Antica, il visitatore è accompagnato in una passeggiata alla scoperta di antichi portali, vicoli legati alla storia di Fra’ Diavolo, il più leggendario dei briganti, fino ad arrivare su via Civita Farnese, che tagliando trasversalmente l’Appia, determinò lo sviluppo urbanistico del Centro di Itri. Lungo questa strada si affacciavano importanti palazzi, tra cui quello che ospitò il Cinema Teatro Saranieri, e palazzo Ialongo, alle cui spalle sorgeva il Sugherificio Ialongo, attivo fino al 1974. Il giro si conclude poi nella chiesa della Annunziata, in cui è custodito il busto argenteo della Madonna della Civita.
Itinerario 2- centro storico alto: meta del percorso è il Castello Medievale, che svetta imponente sulla collina di S. Angelo. Attraverso la storica Porta Mamurra, ci si addentra in un borgo caratteristico, arroccato tutto intorno al castello. Gioielli purtroppo distrutti, come la Collegiata di Santa Maria Maggiore, col suo splendido campanile in stile moresco, fortunatamente ancora in piedi, e poi la Chiesa di S. Michele Arcangelo, con la particolarità del campanile posto al centro e coincidente con la navata centrale d’ingresso. Dulcis in fundo, imponenza del Castello Medievale.
Terra dei Briganti – Manifestazione ideata dall’Associazione Terraurunca, col patrocinio del Comune di Itri e la collaborazione della Pro Loco Itri e del Museo del Brigantaggio di Itri. Convegni, spettacoli teatrali e musicali, rassegne cinematografiche, mostre d’arte e iconografiche e molto altro ancora, il tutto dedicato ad approfondire e far conoscere la tematica del brigantaggio, identità fondante, a volte scomoda, del nostro territorio.