Il volume, frutto di un progetto del Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus e del Laboratorio di storia regionale dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale, si compone di cinquecentododici pagine.

La ricerca ha interessato 71 Comuni ubicati in un ambito geografico che, negli anni della Grande Guerra, aveva una omogeneità territoriale venutasi a perdere in seguito alla riforma amministrativa sancita dal fascismo con R.D. n. 1 del 2 gennaio 1927 con la quale è stata data forma all’odierno Lazio meridionale.

Complessivamente 68 dei 71 Comuni sono ricompresi, oggigiorno, nel Lazio meridionale (di cui 51 oggi appartenenti alla provincia di Frosinone e 17, ridotti a 14, a quella di Latina), mentre altri tre, pur facendo parte della provincia di Caserta, da sempre gravitano nel Cassinate.

La riduzione da 17 a 14 Comuni della provincia di Latina si è avuta nel 1927 per la perdita dell’autonomia amministrativa di Castellonorato e Maranola, aggregati a Formia, e di Elena, riunito a Gaeta e va precisato che, nel volume, le relative indicazioni sono riportate distinte per singolo centro ma raggruppate secondo le riunificazioni apportate dal fascismo.

Invece tre Comuni odierni della provincia di Frosinone, e cioè Colfelice, Gallinaro e Posta Fibreno, all’epoca erano ricompresi in quelli, rispettivamente, di Roccadarce, San Donato Val di Comino e Vicalvi da cui si sono staccati, ottenendo l’autonomia, nel 1923, 1948 e 1957, ma, nel volume, le indicazioni relative ai tre centri vanno rintracciate nell’ambito delle Amministrazioni d’origine.