LEGAUTONOMIE LAZIO – LEGANET e FEDERCONSUMATORI LAZIO stanno elaborando alcune idee progettuali riguardanti lo “spreco alimentare” in particolare l’attuazione della cosiddetta “Legge Gadda” n. 166 del 2017 che offre numerosi spunti sociali e potenziali incentivi economici per alcune categorie di beneficiari tra i quali i Comuni, le aziende comunali partecipate, la grande piccola e media distribuzione, l’industria alimentare nonché gli esercenti del settore alimentare.

Nella legge sono previsti benefici fiscali per chi cede, a titolo gratuito, prodotti alimentari ad indigenti.

Per incentivare la donazione i Comuni possono applicare una riduzione della TARI proporzionata alla quantità, debitamente certificata, dei beni e dei prodotti ritirati dalla vendita ed oggetto della donazione.

Attraverso l’applicazione della legge 166 è possibile recuperare le eccedenze alimentari nei “centri di spreco”, quali GDO, Ospedali, Scuole pubbliche e private, Mense aziendali e pubbliche e attività commerciali, e distribuire gratuitamente cibo a coloro che ne necessitano, garantendo un ritorno economico e di business ai soggetti coinvolti.

La legge Gadda, infatti, prevede una semplificazione burocratica per la donazione, fermo quanto già previsto nella legge di stabilità 2016 che ha innalzato da 5.000 a 15.000 Euro il limite di costo per l’esonero della comunicazione preventiva delle cessioni gratuite.

La legge ha previsto la costituzione di reti operative, promosse dai Comuni in forma singola o associata, il cui compito sarà quello di raccogliere i prodotti alimentari e non, ritirati o rimossi dalla distribuzione primaria ma ancora idonei al consumo, ma anche i pasti non consumati preparati dai servizi di ristorazione collettiva, e i prodotti farmaceutici, per redistribuirli a fini di solidarietà sociale a favore delle persone che si trovino in situazioni di disagio sociale.

Faranno parte della rete, oltre ai COMUNI, i SOGGETTI DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA, I SERVIZI DELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA, GLI ORGANISMI DEL TERZO SETTORE, LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E DI ASSISTENZA, GLI ENTI CARITATEVOLI, LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E GLI OPERATORI DEI SETTORI ALIMENTARI, nel rispetto della normativa vigente.

Il nostro pensiero è quello di ampliare la rete coinvolgendo le PROLOCO come potenziale soggetto gestore del servizio.